Discorso di nozze: come prepararlo
Arriva il momento a ogni matrimonio che il chiacchiericcio in sala si spegne e l’attenzione degli invitati è catturata dal tintinnio di una forchetta su un calice. È il momento in cui il testimone di nozze cerca di catturare l’attenzione per il fatidico discorso di nozze.
È tradizione, più o meno consolidata, che il discorso di nozze sia a cura del testimone dello sposo che deve ipnotizzare la sala con le sue parole ed essere in grado di farla scoppiare in un fragoroso applauso alla fine, facendo scendere anche qualche lacrima.
Ecco come impostare il discorso di nozze ed essere brillante.
Incipit
Come abbiamo già accennato per prima cosa bisogna catturare l’attenzione degli invitati. Dopo esservi presentato, il testimone dovrete conquistare fare suo il pubblico per far si che vi ascolti.
Potete iniziare il discorso con una frase ad effetto. Il cosiddetto incipit può essere una frase celebre, adattata, per l’occasione. Se siete creativi potete anche inventarla voi.
Solitamente si utilizza una battuta. Strapperete una risata al pubblico e l’attenzione sarà tutta vostra.
Introduzione
Dopo l’incipit dovete contestualizzare il vostro discorso. Dedicate una breve parentesi a presentare gli sposi e il loro giorno più bello. Vi consigliamo di non dilungarvi troppo su questa parte, per evitare un calo di attenzione e che gli invitati inizi a pensare ad altro mentre parlate.
Climax
Questo termine è usato in gergo letterario per indicare il momento di maggiore enfasi della narrazione. Ricordatelo quando dovrete pensare al discorso e alle cose da dire. Vi consigliamo di raccontare un aneddoto sullo sposo o sul vostro legame. Visto che vi tocca emozionare il pubblico in sala raccontate un aneddoto strappalacrime, che farà commuovere voi e gli sposi.
Gran finale
Ci siamo. Dopo aver fatto ridere e fatto piangere dovete chiudere in bellezza. Rivolgete un’ultima parola d’affetto agli sposi e ringraziateli della magnifica festa di cui siete partecipi. Poi innalzate il calice al cielo e invitate tutti a brindare.